Tv, Spot Nuvenia 2020. Aiart: "Superato ogni limite di decenza"
giovedì 29 ottobre 2020
"Grandissima caduta di stile nel rappresentare l'immagine della donna. Fatichiamo ad accettare una narrazione 'Viva la vulva- Libera di osare' che mette in scena in maniera così demenziale l'organo genitale femminile riprodotto in varie forme.
Una rappresentazione, a dir poco indecente, che strumentalizza l'immagine della donna in modo irrispettoso, offende e calpesta la loro dignità e la dignità di un intero Paese. E' stato davvero superato ogni limite di decenza".
L'Aiart interviene, tramite il presidente nazionale Giovanni Baggio, sull'inopportunità di uno Spot che annienta ogni regola e dà l'ennesimo calcio in faccia alle donne ormai sempre più bersaglio dei pubblicitari.
"Si tratta di una pratica pubblicitaria cruda e inadatta al piccolo schermo, volta a screditare le donne, perché ancora prima di entrare nel merito ha l'immediato effetto di spostare l'attenzione sul suo genere. Se vogliamo cambiare il mondo (o almeno un pezzo) dobbiamo iniziare a cambiare parole e immagini".
L'Aiart denuncia il silenzio degli organi di vigilanza e lancia ancora una volta il suo appello alle istituzioni competenti (Comitato media e minori in primis) sempre più attente ( per usare un eufemismo) alle esigenze delle emittenti. E ricorda loro che questo spot NON È LIBERO DI OSARE!
Giovanni Baggio
(Presidente AIART nazionale)
Via Aurelia, 468- 00165 Roma
aiart@aiart.org - Tel.: 0666048450
Una rappresentazione, a dir poco indecente, che strumentalizza l'immagine della donna in modo irrispettoso, offende e calpesta la loro dignità e la dignità di un intero Paese. E' stato davvero superato ogni limite di decenza".
L'Aiart interviene, tramite il presidente nazionale Giovanni Baggio, sull'inopportunità di uno Spot che annienta ogni regola e dà l'ennesimo calcio in faccia alle donne ormai sempre più bersaglio dei pubblicitari.
"Si tratta di una pratica pubblicitaria cruda e inadatta al piccolo schermo, volta a screditare le donne, perché ancora prima di entrare nel merito ha l'immediato effetto di spostare l'attenzione sul suo genere. Se vogliamo cambiare il mondo (o almeno un pezzo) dobbiamo iniziare a cambiare parole e immagini".
L'Aiart denuncia il silenzio degli organi di vigilanza e lancia ancora una volta il suo appello alle istituzioni competenti (Comitato media e minori in primis) sempre più attente ( per usare un eufemismo) alle esigenze delle emittenti. E ricorda loro che questo spot NON È LIBERO DI OSARE!
Giovanni Baggio
(Presidente AIART nazionale)
Via Aurelia, 468- 00165 Roma
aiart@aiart.org - Tel.: 0666048450
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