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USA leader nella dieta mediterranea

martedì 8 marzo 2016
Gli Stati Uniti sorpassano l’Italia è conquistano la leadership nella dieta mediterranea con il primato mondiale nei consumi di vino e di conserve di pomodoro mentre salgono addirittura sul podio per quello di olio di oliva, dopo Italia e Spagna.

E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia come la rivoluzione in atto nei consumi mondiali stia sovvertendo i luoghi comuni anche con l’affermarsi di stili alimentari estranei al patrimonio culturale e produttivo storico in diversi Paesi.

Dagli hamburger, il mercato Usa è diventato anche quello a più forte consumo di vino e con 30,7 milioni di ettolitri sorpassa Francia e Italia che si attestano rispettivamente sui 27,9 e 20,4 milioni di ettolitri. Nel 2015 con un consumo di ben 308 milioni di chili gli americani salgono a sorpresa anche sul podio dei consumi di olio di oliva dietro solo ad Italia in calo a 580 milioni di chili e Spagna, anch’essa in flessione a 478 milioni di chili.

Negli ultimi dieci anni negli Stati Uniti sono esplosi i consumi di vino, olio mentre a differenza in Italia si è verificato un calo sia del vino e dell’olio di oliva. Altro prodotto saldamente in testa alla classifica dei consumatori mondiali sono le conserve di pomodoro.

Non è un caso che gli Stati Uniti fanno registrare il record mondiale dei consumi di pizza con una media di 13 chili per persona all'anno, quasi il doppio di quella degli italiani che si collocano al secondo posto con una media di 7,6 chili a testa. L’anticipazione della decisione italiana di candidare questo prodotto simbolo della dieta mediterranea come patrimonio immateriale dell’Unamità dell’ Unesco si è infatti resa necessaria anche per anticipare una analoga richiesta che veniva dagli Stati Uniti che avrebbero scippato all’Italia il prodotto forse piu’ rappresentativo dell’ identità nazionale.

Nel tempo della globalizzazione si assiste alla presenza di un numero crescente di consumatori che nel mondo è attento alla propria dieta premiando i principi della dieta mediterranea il cui ruolo importante per la salute è stato riconosciuto anche con l’iscrizione della dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell'umanità dell'Unesco che è avvenuto oltre 5 anni fa, il 16 novembre 2010. Una attenzione che in realtà si deve proprio ad un americano. Lo scienziato del Minnesota (U.S.A.) Ancel Keys che da Acciaroli nel Cilento, dove visse per 40 anni, studio per primo gli effetti benefici della dieta Mediterranea.

La dieta mediterranea fondata principalmente su pane, pasta, frutta, verdura, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari ha consentito agli italiani fino ad oradi conquistare il record nella longevità: nell’Unione Europea l’Italia si colloca al primo posto con 80,3 anni per gli uomini e al terzo per le donne con 85,2 anni. Un primato che è messo a rischio dal cambiamento delle abitudini alimentari come dimostra la presenza idi 27 milioni di italiani obesi (quasi sei milioni) o in sovrappeso (21 milioni), poco meno del 60% del totale.

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