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Parco Sportivo Modulare del Quartiere Perrino L’ex Saca non era “l’unico progetto disponibile per non perdere i fondi”

mercoledì 24 agosto 2016
 Parco    Sportivo    Modulare    del    Quartiere    Perrino L’ex     Saca    non    era    “l’unico     progetto     disponibile    per    non    perdere    i    fondi”Negli ultimi giorni si è molto parlando del bando per la r
iqualificazione delle periferie
che dà
ai comuni capoluogo di provincia
la possibilità di
chiedere fino a 18 milioni di euro, e si è
anche accennato ad un gruppo di professionisti che ha presentato un progetto
molto
interessante
al comune di Brindisi.
Forse è arrivato il momento di presentarci e di dire la nostra s
u cosa abbiamo fatto in questi
mesi, su cos’è questo progetto e su quanto stia accadendo a Brindisi.
Siamo l’Arch. Antonio De Castro e la designer Paola Muti, due giovani professionisti con
esperienza internazionale che da qualche anno sono tornati a vivere nella città di Brindisi.
Per rispondere anche all’Assessore
Marina Miggiano, che afferma l'indisponibilità di altri
progetti,
vogliamo presentarvi una proposta che in questi mesi è stata sviluppata per il
quartiere Perrino di Brindisi (una vera periferia degradata)
coinvolgendo i residenti e i
bambini in un progetto partecipato
che potrebbe senza dubbio
dare a Brindisi l’immagine
di una
città
europea
: Il
Parco Sportivo Modulare del Quartiere Perrino
, presentato
all’amministrazione comunale oltre 2 mesi fa.
Cos’è il Parco Sportivo Modulare del Quartiere
Perrino?
L’occasione di riprogettare uno spazio urbano s’è presentata attraverso "Brindisi Is You", un
progetto che, vincendo un bando promosso dall’ANCI, puntava a raccogliere proposte
partecipate su tre temi di interesse cittadino, tra cui la riqualificazione delle periferie. Per
oltre 6 mesi abbiamo lavorato fianco a fianco con i residenti, ed in particolare i bambini, per
capire che tipo di spazio desiderassero nel loro quartiere.
Il processo di partecipazione.
Innanzitutto è interessante capire perché sia stato scelto il campo di calcio inutilizzato del
quartiere Perrino. A dicembre il team di progettisti ha creato un sito web attraverso cui tutti
gli abitanti della città hanno potuto votare
uno dei quattro spazi preventivamente selezionati
sui quali si sarebbe agito (oltre al Perrino, infatti, erano state individuate altre tre aree nei
quartieri Sant’Elia, Paradiso e Commenda).
La votazione serviva
, oltre a scegliere l’area
di intervento, anche a testare dove ci sarebbe
stato più interesse da parte dei cittadini nell’ottica del coinvolgimento dei residenti nella
progettazione. Il campo del Perrino fu quello che raccolse più voti.
Il questionario
, compilato dai cittadini, includeva anche domande riguardo a cosa questi
desiderassero in un parco, su come avrebbero contribuito alla progettazione e gestione dello
spazio
, sulle misure contro il vandalismo, ecc.
Nei mesi successivi i progettisti hanno avuto
diversi
incontri nelle scuole,
organizzato
workshop con ospiti internazionali,
coinvolto i bambini e i residenti raccogliendo idee e
proposte ed infine, il 20 giugno 2016, il progetto è stato finalmente presentato agli abitanti del
quartiere
che l’hanno accolto con grande
entusiasmo.
Il progetto.
Il progetto consiste nella riconversione di un campo di calcio di 6.450mq tuttora esistente e
praticamente non utilizzato ed un’area intorno per un totale di ca. 16.000mq. Attraverso le
proposte dei residenti coinvolti si è capito che, piuttosto che av
ere un campo di calcio a 11,
avrebbero preferito avere un campetto di calcio a 5, un campetto da basket ed uno da beach
volley. Da questa proposta è nato il concept del “Parco Modulare”, ossia dividere l’area del
campo attuale in modo che all’interno potes
sero essere create diverse aree di sport e gioco
che includessero i campi di calcetto, basket e volley, uno skatepark, un’area ping pong, un
campo per il parkour, un’area per l’arrampicata, un campo di bocce, una pista per le
macchinine, oltre ad un piccolo parco giochi, aree relax, una zona barbecue per la
socializzazione dei residenti, un locale per la ristorazione, orti urbani, un dog park, e la
riconversione degli attuali spogliatoi in servizi e spazi per la comunità (vedi immagini).
Inoltre il progetto prevede la realizzazione di un percorso ciclo
-­‐pedonale che unisca
il
quartiere Perrino con San Pietro Vecchio e l’area dove attualmente è sito il Break-­‐24,
frequentato abitualmente dai ragazzi del quartiere costretti a raggiungerlo attraverso una
strada non pensata per i pedoni, non illuminata e quindi molto pericolosa.
Il progetto, pronto già oltre due mesi prima della scadenza del bando di riqualificazione delle
periferie, avendo tutti
i requisiti per essere
inoltrato
al suddetto bando
(quartiere d
egradato,
partecipazione dei residenti, originalità e qualità architettonica, ecc.) è stato presentato alla
Sindaca Angela Carluccio e, in diversi in
contri, al dirigente della ripartizione urbanistica Fabio
Lacinio, all’assessore allo sport Maria Greco e
conosciuto da diversi dipendenti degli uffici
pubblici tra cui il dirigente Gaetano Padula
.
Purtroppo, nonostante fosse stato considerato
molto interessante, ed i tempi fossero
abbondantemente sufficienti per integrarlo e presentarlo
, alla fine il progetto del Parco
Modulare del Quartiere Perrino è stato ignorato
e non è stata fornita nessuna spiegazione
sul
perché
.
Non sappiamo dire esattamente cosa sia meglio per la città, se la scelta
dell’amministrazione sia giusta o sbagliata, lungimirante o miope, se si sarebbe fatto in
tempo ad ascoltare i tanti giovan
i professionisti magari attraverso un concorso di
idee... ma una cosa è certa: L’ex Saca non era l’unico progetto disponibile.
In ogni caso noi
continueremo a portare a vanti questo progetto, perché
crediamo che la vera
rigenerazione urbana possa essere fatta solo ascoltando i residenti attraverso i processi
partecipativi. E
per chi vol
esse approfondire, contribuire o
semplicemente seguirne gli
sviluppi
, può farlo seguendo la
pagina facebook “Parco
Sportivo Modulare Quartiere Perrino
Brindisi”
.
Antonio De Castro
Paola Muti


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