Legambiente Puglia: "Potenziare l'Arpa per tutelare la Puglia"
lunedì 4 novembre 2024
Il rapporto sinergico tra Legambiente Puglia e Arpa Puglia è stato fondamentale per delineare azioni comuni ciascuno nella propria competenza. La funzione strategica di Arpa Puglia nel cammino della transizione ecologica è indispensabile: le attività di prevenzione e monitoraggio svolte dall'ente sono un punto fermo per la salvaguardia dell'ambiente e per la tutela della salute dei cittadini. Esemplificativi, tra gli altri, gli interventi posti in essere sui poli industriali di Brindisi e di Taranto.
Negli scorsi mesi c'è stato un ampio dibattito che ha coinvolto Arpa Puglia circa la possibilità di depotenziare alcune sedi e, più in generale, il malcontento di alcuni lavoratori sull'organizzazione interna. Il dibattito che ne è seguito, soprattutto sui media, ha destato non poche preoccupazioni soprattutto per il rischio che questa riorganizzazione potesse minare in qualche modo il ruolo connaturato alla natura dell'ente. È parsa ancor più preoccupante che questa rimodulazione organizzativa riguardasse anche il Polo microinquinanti per il monitoraggio diossina che ha sede a Taranto che svolge un ruolo essenziale in un territorio interessato da criticità ambientali e sanitarie quotidiane.
A fronte delle tante voci che si sono susseguite nell'ultimo periodo Daniela Salzedo e Nanni Palmisano, rispettivamente presidente e direttore di Legambiente Puglia, hanno voluto incontrare Vito Bruno, direttore di Arpa Puglia, per chiarire la situazione. Il direttore Bruno ha rassicurato che non vi è alcun rischio di depotenziamento né spostamento di sedi. È stata necessaria una riorganizzazione interna a fronte sia delle dimissioni di alcuni dipendenti ma anche nella prospettiva di arricchire il polo tarantino di un ulteriore snodo che monitori la qualità dell'aria. Permane un sottodimensionamento dovuto principalmente alla mancanza di fondi. Laddove si riuscissero a reperire le risorse necessarie per completare l'organico previsto, certamente anche l'organizzazione del lavoro e dei lavoratori sarebbe più lineare. Le rassicurazioni fornite devono ora trovare concretezza anche in un piano di investimento sul potenziamento dell'ente. È necessario garantire che il lavoro di Arpa Puglia sia scevro da incertezze e concorra alla transizione ecologica della nostra regione. Su questo Legambiente Puglia chiede un impegno forte e concreto da parte della Regione.
Negli scorsi mesi c'è stato un ampio dibattito che ha coinvolto Arpa Puglia circa la possibilità di depotenziare alcune sedi e, più in generale, il malcontento di alcuni lavoratori sull'organizzazione interna. Il dibattito che ne è seguito, soprattutto sui media, ha destato non poche preoccupazioni soprattutto per il rischio che questa riorganizzazione potesse minare in qualche modo il ruolo connaturato alla natura dell'ente. È parsa ancor più preoccupante che questa rimodulazione organizzativa riguardasse anche il Polo microinquinanti per il monitoraggio diossina che ha sede a Taranto che svolge un ruolo essenziale in un territorio interessato da criticità ambientali e sanitarie quotidiane.
A fronte delle tante voci che si sono susseguite nell'ultimo periodo Daniela Salzedo e Nanni Palmisano, rispettivamente presidente e direttore di Legambiente Puglia, hanno voluto incontrare Vito Bruno, direttore di Arpa Puglia, per chiarire la situazione. Il direttore Bruno ha rassicurato che non vi è alcun rischio di depotenziamento né spostamento di sedi. È stata necessaria una riorganizzazione interna a fronte sia delle dimissioni di alcuni dipendenti ma anche nella prospettiva di arricchire il polo tarantino di un ulteriore snodo che monitori la qualità dell'aria. Permane un sottodimensionamento dovuto principalmente alla mancanza di fondi. Laddove si riuscissero a reperire le risorse necessarie per completare l'organico previsto, certamente anche l'organizzazione del lavoro e dei lavoratori sarebbe più lineare. Le rassicurazioni fornite devono ora trovare concretezza anche in un piano di investimento sul potenziamento dell'ente. È necessario garantire che il lavoro di Arpa Puglia sia scevro da incertezze e concorra alla transizione ecologica della nostra regione. Su questo Legambiente Puglia chiede un impegno forte e concreto da parte della Regione.
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