Non aspettiamo l'estate per pensare al degrado della costa

Nell'inserto audio Gennaro Iannotta.

Brindisi "Città d'acqua" . Questa prospettiva sembra non essere più reale di un ossimoro.
Tra lungomare soggetto a lavori di rifacimento che sembrano infiniti e la situazione di degrado e di erosione delle coste a Nord e a Sud, la città di acqua è destinata a vederne ben poca.
In un recente convegno dell'associazione Bridisi Libera è stato presentato un video che ha testimoniato in maniera eloquente il degrado delle zone costiere brindisine oggetto di discarica abusiva a cielo aperto, da un lato, di drammatica erosione naturale, dall'altro.
L'organizzatore e curatore del dibattito Gennaro Iannotta responsabile dell'Associazione, ha voluto coinvolgere la cittadinanza su un problema che si ripresenta ogni anno sempre più scottante e che non dovremmo attendere l'arrivo della bella stagione per studiare ed affrontare le possibili risoluzioni.
Siamo, forse, arrivati all’ultima "spiaggia",  è proprio il caso di dirlo. L’erosione della costa, impetuosa e macroscopica, non ci lascia molto tempo per scegliere. E quest’anno potremo contare sulle dita di una mano le spiagge balneabili. L’anno zero delle belle stagioni, dunque, inizia da qui. Da ora in poi tutto dovrà cambiare.
E' dell'Agosto scorso la notizia  che sono in arrivo 3 milioni euro per mettere in sicurezza geomorfologica la costa brindisina, una serie di interventi per risolvere il problema delle falesie. Il finanziamento è stato assegnato al Comune di Brindisi attraverso la delibera Cipe 62/2011.
Attuttoggi però non sappiamo, e il comune non ha ancora  divulgato e reso pubblico il proprio piano di intervento, come verranno spesi questi soldi.
Ci auguriamo che non vadano tutti ai privati, che saranno forse legittimati ad ampliare i propri lidi, ma che vadano a proggetti di messa in sicurezza dei tratti di costa fruibili liberamente dai cittadini.